Il Cinema in 3D
Il cinema 3D, ovvero tridimensionale, è una caratteristica proiezione cinematografica, dove grazie all'impiego di specifiche macchine da ripresa è possibile dare una visione stereoscopica dell'immagine che si vuole produrre.
Ovviamente ci sono particolari dettagli da seguire per una corretta proiezione, ad esempio come l'uso di schermi speciali e apparecchiature aggiuntive ai normali proiettori utilizzati per le proiezioni classiche; e, anche con l'utilizzo di particolari occhiali che permettono di visulaizzare al meglio l'immagine in tridimensionale.
I primissimi film in 3D, uscirono nei primi anni '20 del 1900, impiegando il sistema dell' anaglifo ovvero un' immagine stereoscopica. Questo fino agli anni cinquanta, dove il cinema 3D venne largamente diffuso e conosciuto.
Le tecniche stereoscopiche vengono ampiamente utilizzate per quelle particolari proiezzioni dove il successo commerciale può in qualche modo garantire la copertura dei costi di produzione che risultano essere notevolmente elevati.
Ad oggi questa particolare proiezione è utilizzata per i film di animazione, in modo tale da coinvolgere il pubblico attraverso film d' azione che contengono particolari effetti speciali. Come caratteristiche principali questa tecnologia si fonda sui principi della visione stereoscopica umana.
La tecnica impiegata per la ripresa che permette la visione stereoscopica delle immagini in movimento; utilizza una videocamera con un doppio obiettivo e una doppia esposizione, in modo da riprendere nello stesso momento due visioni che risultano essere leggermente sfalsate (6 cm) della medesima immagine, ossia alla stessa distanza degli occhi umani. I sitemi impiegati per la proiezione delle immagini 3D in movimento si basano sui tre sistemi di:
Sistema a oscuramento alternato, dove le due immagini vengono proiettate rapidamente a 48 frame al secondo contro i 24 del cinema tradizionale, e vengono discriminate dagli occhiali che sono dotati di otturatori sincronizzati.
Il sistema a lenti polarizzate e l' anaglifo dove due immagini vengono filtrate con colori diversi e vengono così discriminate mediante un filtraggio complementare.